Il relitto delle anfore - CREMA SUB

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PRO LOCO DI SPINO D'ADDA
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E’ un sabato di metà Settembre, dopo un lungo periodo di attesa finalmente riusciremo a fare una immersione sul sito archeologico di epoca romana chiamato“relitto delle Anfore di Albenga”.
Il meteo è nostro amico, cielo sereno e mare calmo, la preparazione è precisa e attenta anche se l’emozione è tanta, scendere su un relitto di epoca romana, con così tante anfore e ben conservate, non capita tutti i giorni.
La navigazione è veloce, la distanza dalla costa è solo di un miglio.
Arrivati sul posto la vestizione è rapida, tutti abbiamo voglia di scendere, ci tuffiamo, con noi scenderanno, per controllare,agenti della Capitaneria di Porto e gli incaricati del Ministero delle Belle Arti.
Scendiamo su cime e pedagni approntate per i subacquei, lo spettacolo è incredibile, una distesa enorme, di circa 40 metri per 20, di anfore ricopre il fondale sabbioso.
L’immersione è una quadra, si scende a circa 40 m e lì si rimane il tempo necessario per godere di questo tuffo nel passato, una atmosfera magica che ci riporta a tempi in cui queste navi solcavano i mari cariche di beni preziosi come olio e vino. Oggi ormai i gronchi e moltissimi altri specie hanno colonizzato queste anfore,  ed è impossibile per un fotografo non cedere a questo banchetto di immagini.
Una occhiata alla strumentazione, la permanenza a queste profondità è limitata, ma come si fa a non dare un ultimo sguardo, ed iniziamo la risalita fino alle tappe che ci competono.  Infine, citando il sommo poeta, “ritornammo a rimirar” …  il sole.
Attrezzatura usata:
Camera:  Nikon D700,
obbiettivo:Nikkor 16 mm,
custodia:Subal,
lampeggiatori: 2 Inon Z 240.

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del Gruppo Fotografico Spinese
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